LA REDAZIONE

CAPO REDAZIONE: ASPROSO SERENA;
COLLABORATORI: MANCO LUIGI, PICCOLO DANIELA.
A TUTTI AUGURO UN PROFICUO LAVORO.

Il Presidente del CENTRO STUDI,(Raffaele Esposito)

domenica 15 marzo 2009

ESSERE MISSIONARI....UNA IDENTITA' UMANA VERA

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Cari amici, vogliamo organizzare una raccolta di firme per mandare un messaggio preciso al nostro Capo dello Stato sulla continua persecuzione dei cristiani in diverse parti del mondo dove svolgono con tanto amore l'opera missionaria e che vengono perseguitati dai guerriglieri martoriati ed uccisi barbaramente insieme alle popolazione della zona.Vogliamo dare voce a coloro che con tanta dolcezza e senso di aiuto nei confronti di popolazioni povere, fanno tutti i giorni il loro dovere di dare se stessi per insegnare la dialettica dell'amare il prossimo, del rispetto e soprattutto dare dignità a chi con tanta sofferenza vive ogni giorno la propria vita con disagio ambientale ed alimentare della propria famiglia.Facciamo una proposta da inviare al Segretario delle Nazioni Unite mediando con il nostro Capo di Stato a fare di tutto perchè cessi la violenza nei confronti di tanti missionari editi ad aiutare le tante popolazioni martoriate dalla guerra, oppure dai soprusi della violenza subita in svariate zone del mondo.Una volta tanto facciamo qualcosa verso chi abbandona la propria famiglia per dedicarsi all'opera di missione nelle svariate parti del mondo in condizioni a volte disumane avendo come unico obiettivo aiutare le persone del posto dando loro dignità umana e il diritto di vivere.Facciamo un plauso a queste persone, inchiniamoci al loro incessante lavoro di volontariato e missionari.

sabato 14 marzo 2009

FENOMENO FACEBOOK

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Il fenomeno Facebook
Nelle ultime settimane se ne parla sempre di più, sempre più spesso.
“Ti aggiungo su face book”, “Ho visto su facebook che Tizio si è fidanzato!”, “Ci sentiamo su face book”.
Queste le frasi più frequenti riguardanti la nuova moda del momento, la Facebook- mania, come in molti la chiamano.
Ma che cos’è veramente Facebook?
Facebook è un popolare sito di social-network, di proprietà della Facebook, Inc e ad accesso completamente gratuito. Deve il suo nome ai profili cartacei che ritraggono i membri di un campus universitario, utilizzati da alcuni college statunitensi per facilitare la conoscenza delle persone presenti nel campus ai nuovi arrivati. E’ stato fondato il 4 Febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all’epoca studente diciannovenne presso l’università di Harvard, per espandersi poi ad altre università, alle scuole e,infine, a tutto il web. In pochissimo tempo è diventato uno dei siti più cliccati, tanto da rientrare nella Top 10 dei siti più visitati del mondo. In Italia c’è stato un vero boom nell’estate del 2008.
Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro (facebooks) che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per conoscere le persone del campus.
Facebook permette di ritrovare vecchi amici, di conoscerne di nuovi, di mandare loro regali, fiori, abbracci, ecc, di intrattenere discussioni sugli argomenti più disparati, di far parte di reti di vario tipo, fare test della personalità e simili, di condividere musica, video e tanto altro ancora.
Condividere è la parola chiave di questa nuova realtà. Condividere la propria vita con gli altri tramite la finestra del web. O meglio, condividere quello che si vuole far sapere. Una sorta di violazione della privacy che poi violazione della privacy proprio non è. Ogni membro di face book è infatti consapevole di quello che pubblica e che ogni cosa pubblicata verrà vista da tutta la rete dei suoi amici. Quindi più che violazione della privacy si può parlare di egocentrismo da web. Ognuno di noi diventa personaggio, è al centro dell’attenzione. Cosa questa che riesce, in questo caso, più facile perché la mania di protagonismo è filtrata dallo schermo del computer e l’interazione non è faccia a faccia. O ancora, una sorta di finestra sul mondo, un modo per comunicare e conoscere stando comodamente seduti nella propria stanza.
E’ questo che attira tutti verso Facebook?
Il vero motivo non lo si conosce, e forse non lo si conoscerà mai.
Il fatto è che, anno dopo anno, tutto il mondo a noi circostante si sta digitalizzando sempre di più. Il rischio che si corre è la vera e propria perdita dei rapporti umani, oggi sempre più mediati dai mass media e dalla new technology.
Personalmente non sono contraria a questo tipo di comunicazione e di interazione, ma sono dell’idea per la quale di ogni cosa non bisogna usufruire né troppo, né troppo poco!

Serena Asproso (Giornalista)

sabato 7 marzo 2009

QUALI PROSPETTIVE?

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Stiamo tutti con il fiato sul collo a riguardo il nostro futuro lavorativo ed economico.Da diversi settori finanziari di qualificata importanza ci giungono notizie frastagliate e poco rassicuranti.
Sembra di assistere ad una totale impotenza da parte di chi può e deve fare qualcosa per ridurre il contrasto socio-economico che si è creato nelle famiglie.Dove c'è un monoreddito vi è una notevole perdita di potere finanziario con conseguenza disastrosa sull'intera contiguità nel far fronte a quei minimi impegni economici che una famiglia mediocre ha.La ricetta non si è ancora del tutto trovata o comunque non si sono trovati i presupposti per dare soprattutto fiducia agli italiani sul proprio futuro lavorativo, ed è proprio quest secondo me il tassello che manca per rimettere in moto la nostra economia.Ci vuole una sicurezza futura per tutti noi,una sicurezza di lavoro e quindi essere certi di poter far fronte agli impegni per portare avanti una famiglia.Mi auguro che quanto prima si trovino soluzioni che portano e ridanno fiducia a tutti noi perché possiamo guardare il futuro com maggiore ottimismo e sicurezza.
Raffaele Esposito (Presidente del Centro Studi).